Comprendere il tempo della Salsa, per molte persone non è affatto facile. Se si ha studiato musica in precedenza, un qualsiasi strumento musicale, la cosa è assai semplice. Come raccontavo nell'articolo precedente, la mia prima insegnante di Salsa, contava 1,2,3-1,2,3 anziché 1,2,3-5,6,7. Contare in questo modo equivale a dire che posso ballare anche sul 5. Sbagliato! La mia fortuna è stata che quell'insegnante se ne tornò a Cuba e io dovetti cambiare per forza insegnante, diversamente sarei rimasto con lei credendo fosse una brava maestra e probabilmente oggi, avrei ballato ancora fuori tempo. Cambiai insegnante ma le cose non cambiarono molto perché abituato a contare 1,2,3-1,2,3 a volte prendevo l'uno a volte prendevo il cinque. Il mio nuovo insegnante mi correggeva il tempo sbagliato ma io non capivo il perché a volte sbagliavo e nemmeno lui me lo sapeva spiegare. Lui conosceva il tempo ma non sapeva spiegarlo. Mi intestardii che volevo capire il tempo, anche perché avendo studiato musica (pianoforte), trovavo assurdo non conoscere il tempo. Girai diverse scuole ma il risultato non cambiava...nessuno era in grado di spiegarmi il tempo. Dopo l'ennesima scuola un insegnante mi disse: il tempo uno è il primo tempo della battuta musicale. Puoi immaginare che una frase del genere, su uno che ha studiato cinque anni pianoforte, solfeggio e musica classica, ha un effetto illuminante. Da lì il tempo è diventato un qualcosa di mio, ma nessuno prima, era stato in grado di darmi una minima indicazione. Da come si può capire, comprendere il tempo per chi ha studiato in modo serio uno strumento e quindi la musica, possiamo dire che è molto facile e molto facile è anche per un insegnante, spiegarlo a chi già conosce la musica. Alcune persone però, nonostante non conoscono la musica e non ne conoscano il perché, istintivamente ballano sull'uno. Sono effettivamente una rarità, ma ne ho conosciute diverse. In genere sono persone che ascoltano molta musica, magari DJ o ex DJ di discoteche o chi magari suona uno strumento a livello amatoriale e autodidatta, quindi ha l'orecchio abituato inconsciamente a seguire un tempo. Sicuramente meglio andare a tempo ad istinto ma andare a tempo, che andare fuori tempo, ma credo sia diverso andare a tempo consapevoli di quello che si sta facendo piuttosto che andarci ad istinto, anche perché in molti casi possono sorgere dei dubbi se si sta effettivamente o meno a tempo e questo rischia di limitare alcune prestazioni, poiché l'insicurezza è un fenomeno psicologico che si ripercuote in modo evidente sull'aspetto fisico di chi sta ballando (lo vedremo in un articolo specifico più avanti).
Se è facile imparare il tempo per chi ha studiato musica e per chi ha molta pratica con essa, se è facile per un insegnante, spiegarla ad allievi con requisiti appena descritti, la situazione si fa più complicata in altri casi. Ci sono persone che non riescono affatto a sentire il tempo e anche se guidate con il conteggio, dopo un po' finiscono per perderlo lo stesso. In questo caso si dovrebbero seguire delle lezioni di ritmica musicale che il tuo maestro dovrebbe essere in grado di eseguire. Qualcuno potrebbe dirmi: sono un maestro di Salsa e non di musica. Allora dico a te, allievo, sappi che la Salsa cubana o portoricana, hanno una ritmica che un maestro vero negli anni ha studiato. Non solo l'ha studiata, ma l'ha studiata talmente tanto che ormai gli è entrata nel corpo e nell'anima e quindi per forza deve conoscerla e deve essere in grado di spiegartela. Quando farà lezioni sulla ritmica, che per i pochi superficiali sono noiose e per gli altri sono di un fascino indescrivibile, apri bene le orecchie e ascolta tutto con attenzione. Sono le lezioni più formative, sono quelle che ti faranno entrare con tutti e due i piedi nel cuore del ballo, nel cuore della cultura e della storia e nel prossimo articolo ne capiremo i perché.
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